Difficile trovare un termine mediante il quale io mi senta a mio agio ad essere definita… Se hai letto la pagina “Chi sono”, capirai di che cosa sto parlando.

Diciamo che “esperta in processi formativi” è la locuzione che meglio si potrebbe prestare. La ‘anfibità’ della mia persona, che in età giovanile fu molto spesso ragione di affanno e senso di inadeguatezza (“ma io, che cosa voglio essere, nella vita?”) ha infatti poi perfettamente trovato la sua declinazione nell’ambito della formazione. Che cosa è ‘formare‘ se non accompagnare un soggetto nel percorso che lo conduce verso se stesso, verso la consapevolezza della propria identità, a livello professionale o personale?

Il linguaggio è il metodo che deve assumere un processo simile.

Un metodo è una visione, non una strategia né uno strumento o una tecnica.

Aderire alla scelta del linguaggio significa prendersi cura di tutto ciò che esso significa: struttura, variabilità, sfumature. Significa non soltanto giocare ad incastrare nel modo più efficace gli elementi della frase, ma fare esperienza che da questo gioco deriva una luce improvvisa gettata sui nostri pensieri.

In più di venticinque anni di studio e di attività nell’ambito sia dell’istruzione che della comunicazione (… che poi… sarebbe anche giunto il tempo di assegnare decisamente alla realtà dell’istruzione la categoria ‘comunicazione‘!) ho sempre avuto conferma di come avventurarsi nei labirinti del linguaggio (e quindi del pensiero) sia il solo viaggio che meritiamo di effettuare nella nostra vita. Imparare a come strutturare un pensiero – e a come aiutare uno studente a strutturare un pensiero! – continuo infatti a pensare che sia la più meravigliosa delle avventure.

Per abituarci a ‘vedere’, a sostare sulle cose senza lasciare che tutto ci sfugga dalle dita.

Per dare ragionevolezza a ciò che vediamo e percepiamo.

Per dare parola a ciò che proviamo senza averne consapevolezza.

Per trasmettere nella mente di un altro ciò che abita la nostra, di mente. Per sentirsi compresi ed amati.

Per tua comodità, ho però distinto le possibilità che abbiamo di lavorare insieme nelle due grandi aree:

(1) la didattica

(2) la comunicazione di sé e della propria attività

Qui puoi approfondire le risorse ed i servizi per la didattica e l’attività formativa

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