“The hungry mind”, della psicologa Susan Engel, affronta la questione dell’educazione alla curiosità. Ho la sensazione che il termine ‘curiosità’ sia spesso dai docenti svilito, “Educare menti affamate”
Blog
Sapere dove andare
E se offrissimo ai nostri studenti e alle nostre studentesse una scuola per scoprirsi poeti? “Ogni manifestazione della vita spirituale dell’Uomo si può intendere come “Sapere dove andare”
Qualcosa di (molto) personale
Una delle affermazioni intorno alla quale più spesso mi trovo a lavorare con i docenti durante i miei percorsi di teacher coaching è relativa al “Qualcosa di (molto) personale”
Ma che problema hai?
Hai mai letto qualcosa di Seth Godin? Libri, articoli, blog posts… parti pure dal formato che preferisci, ma ti consiglio di aggiungerlo alle tue periodiche “Ma che problema hai?”
Non voglio risposte!
Da qualche post sto parlando di creatività e dell’arte della domanda. Entrambe attitudini o competenze del docente a mio avviso non accessorie nella formulazione di “Non voglio risposte!”
L’arte della domanda
Ricordi che nell’ultimo post ti stavo parlando di creatività, di formazione e di sir Ken Robinson? Qualche giorno fa è successa una cosa per me “L’arte della domanda”
Creatività NELLA scuola
Sir Ken Robinson aveva un curriculum incredibile. Lavorò con il sistema nazionale di educazione inglese, con singole scuole, presidi, docenti e studenti; questi ultimi dall’età “Creatività NELLA scuola”
Scrivere alla seconda persona
Paul Auster metaforicamente nascosto dietro Platone, dietro uno dei suoi Dialoghi più celebri. O forse bisognerebbe dire il contrario? Che sia la forma del dialogo “Scrivere alla seconda persona”
Quando uno studente RISPONDE
Uno degli argomenti intorno al quale si esplicita la mia attività di Teacher Coaching è sicuramente quello dell’identità e dell’orientamento. In parte perché questi ultimi… “Quando uno studente RISPONDE”
Bellezza come accadimento
“La bellezza è sempre un accadere, un avvento, per non dire un’epifania, o, per parlare in termini più concreti, un rendersi presente” Al posto della “Bellezza come accadimento”